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L´ancoraggio originario su 2 chiodi con cordino si è staccato autonomamente e, dopo vari tentativi per ripristinarlo in quella posizione, si è reso necessario spostarlo circa 20 m più in basso su roccia più solida. L´ancoraggio è ora su 3 chiodi con cordone su un basso e compatto blocco di roccia sulla destra della breve e stretta cengia di ghiaia che dirige verso sinistra in direzione del versante sud (cengia da non seguire nonostante l´ometto di sassi alla sua fine).
Tale spostamento della sosta fa sì che la prima calata dallo spuntone di cresta, attrezzata con cordoni e chiodo, non sia più di circa 25 m con sosta successiva alla base della parete verticale a destra dell´uscita del canalone di salita, ma di circa 45 m fino alla suddetta sosta. Pertanto necessita di due corde da 50 m, mentre se si effettua la prima calata con una corda da 60 m si deve tenere conto di dover disarrampicare per circa altri 20 m su terreno ripido e un po´ friabile con difficoltà di II-. I restanti ancoraggi per le calate risultano in buone condizioni, posizionati ogni 25-30 m circa.
Tenere presente che con due mezze corde da 60 m si possono fare solo 4 calate in corda doppia dallo spuntone di cresta alla cengia di attacco della via, più un´ultima calata di 60 m fino alla Forcella del Vernel.
In totale le soste attrezzate per le calate in doppia restano 7, considerando anche ancoraggi intermedi evitabili se si effettuano le calate da 60 m.
[Fonte: Roberto Ciri]
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